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Rota, Berardino

Biografía

Nápoles, 1509 – s/l 1574. Nació en el seno de una antigua familia noble napolitana, de la que heredó todas las tierras en 1565. A finales de 1520, fue discípulo del poeta Marcantonio Epicuro y empezó a ser conocido como un prometedor poeta neolatino (tal y como demuestra tanto su relación con Pietro Gravina y Paolo Giovio como la mención junto a su maestro en Stanze […] sovra la bellezza di Napoli de Bernardino Fuscano). La obra más representativa de Bernardino Rota son sus Egloghe piscatorie, cuya editio princeps se imprimió en la imprenta de Giovan Maria Scotto en 1560. En 1536, el italiano publica Cose volgare di Messere Agostino Landulfo Vescovo di Monte Piloso. Participó en asedio de Florencia y fue nombrado caballero en 1540 en la catedral de S. Giacomo. Rota estuvo vinculado a la academia de los Sereni desde su fundación y fue entonces cuando empezó a ser conocido por sus poesías en vulgar (Sonetti del s. Berardino Rota in morte della s. Portia Capece sua moglieSonetti et canzoni), por la intensa correspondencia epistolar que mantuvo con autores como Annibal Caro o Angelo di Costanzo y por ser un gran representante y defensor de la cultura napolitana.

Más información en: http://www.treccani.it/enciclopedia/berardino-rota_(Dizionario-Biografico)/https://www.wikidata.org/wiki/Q17187076.

 

 

“Bernardino Rota (1508 – 1575), nome accademico Rutilius, nacque a Napoli da nobile famiglia. Uomo d’armi, militò nell’esercito spagnolo durante la guerra del Lautrec e nell’assedio di Firenze e in premio di questo servizio fu da Carlo V, nel 1540, ammesso nell’Ordine di Santiago. Borbone di Trentinara e di Prata, sposò Porzia Capece, da cui ebbe numerosi figli. Allievo dell’Epicuro, fu un raffinato letterato,eloquente poeta latino, composto e abile poeta in volgare, sulla scia del Petrarca. Vasta eco ebbe il conzoniere, dedicato alla moglie, perduta a trentasei anni, in cui si ravvisa un gusto realistico, con tratti talvolta aspri e crudi. Fu largamente conosciuto in tutta Italia. Legato da stretta amicizia ad Angelo di Costanzo, fu in relazione col Della Casa, col Caro, con l’Ammirato, con Bernardo Tasso, con Pier Vettori. Le sue opere sono state pubblicate nel volume Sonetti e Canzoni del signor B. R., cavaliere napolitano, con l’Egloghe Piscatorie di nuovo con somma diligenzia ristampate. Aggiantevi molte altre Rime del medesimo autore, in Vinegia, appresso G. Giolito de’ Ferrari, 1567. Si crede autore anche di due commedie, Lo scilinguato Gli strabalzi. Su di lui: C. M. Tallarico, B. R., Napoli, Trani, 1883; V. Reforgiato, Le elegie e gli eppigrammi latini di B. R., Catania, 1898; C. Fenizia, B. R., poeta napoletano, Napoli, 1933; G. Rosalba, Un poeta coniugale del sec. XVI, in “G. S. L. I”, XXVI, 1895; F. Fiorentino, B. T., “Giornale napoletano, dom.”, 1, 3, 30 luglio 1882.”

En: Della Roca, Alfonso, L’umanesimo napoletano del primo Cinquecento e il poeta Giovani Filocalo. Napoli: Liguori Editore, 1988, p. 33.

Bibliografía Secundaria